Monday 19 November 2007

Dictionary of Daniele's life - other ideas

Mi è venuta la perversa idea di raccogliere pensieri sotto la forma di glosse di parole fondamentali nella mia vita attuale:

Henna: la mia nuova ragazza. Sto superando lo choc culturale poiché non appartiene neppure al gruppo indeuropeo.

Belgrove: la mia casa. La mia vera casa. Affolato, sporco, folle ma carino. Pieno di corvi, bei cortili. Qui si svolge primariamente la mia vita sociale, qui mangio e parlo, qui dormo.

Newman Building: questo palazzo in congiunzione con la biblioteca, mi da molta soddisfazione. Qui si svolgono le mie lezioni. Immenso ma semplice e organizzato, dopo le 5 diventa vuoto e silenzioso e ha qualcosa di magico. Devo ringraziare il fatto che sia pieno di cessi.

UCD: la mia università. Un immenso campus, una piccola città. Qualunque cosa tu voglia sapere, qualcuno la insegna.

Dublino: La mia città. Sebbene sono una creatura selvatica, mi ci sono abiutato. Comincio a conoscerla, comincio ad amarla. Amo camminarci. Amo squadrarla, considerarla, cercare di capirla e spero un giorno di riuscirci. Un posto isolato dal mondo, un posto umido, un posto dove mille e ancora mille italiani hanno cercato rifugio. Perché questo sta accadendo: stiamo fuggendo dall'italia. E L'irlanda è una delle sponde più feconde per noi.

Irlanda: paese di poeti e guerrieri, folletti e magia, una verde terra incantata. Questo dicono i volantini pubblicitari. L'irlanda è un'altra. Una terra così umida e lontana che pure i Romani si sono rifiutati di conquistarla. Un posto con più mucche che persone in cui però si produce un solo tipo di formaggio: il cheddar.
Questo paese si è sollevato dalla povertà con uno strattone, e ancora la gente è folle per questo. Uno studente irlandese può spendere 20€ per un pomeriggio in un pub e altri 100€ per la serata. Viaggiano col taxi quando ci sono gli autobus. Insomma, qualche rotella l'hanno persa vedendo tutti i soldi in un solo colpo quando i loro padri mangiavano patate con la buccia.
Una terra divisa in tre: irlanda del nord (UK), Dublino e il resto dell'irlanda.
Gente che si sa arrangiare, ma che sa essere più gentile degli italiani. Gente che non è razzista, se ne sbatte degli immigrati, se ne sbatte di tutto.
Il paese col più alto consumo di alcohol in europa. E questo è un po' il problema dell'irlanda. Ma i loro nonni bevevano. I loro avi erano fieri di tracannare più sidro di quanto ne potesse entrare nelle loro pance. Che diritto abbiamo di prendercela con loro?
Tuttavia i volantini hanno ragione sotto un certo punto di vista: nelle torbiere dimenticate da dio, guardate l'orizzonte pulito, abitato solo da muschio, arbusti e caledonia, ammirate il cielo grigio e vedrete che qualcosa di magico c'è...

Inglese: la mia lingua principale. E' almeno una settimana che non pronuncio una parola in italiano e ne sono fiero. Ancora compio innumerevoli errori, eppure riesco a capire i film al cinema.
L'inglese non è cosa per gli italiani. Qua nel campus nessuno va oltre il livello di decenza.
Io ho 19 anni. Ho cominciato ad articolare qualche parola in inglese a 7-8 anni. A 9 ho cominciato a studiarlo a scuola. Frequento la facoltà di lingue. Ho vinto una borsa di studio solo perché nell'esame ho totalizzato il punteggio massimo.
Henna ha 21 anni. Ha studiato tedesco come prima lingua straniera e lo svedese. Studia storia e politica all'università. Ha un livello di inglese anni luce migliore del mio. Un genio?
Jaakko ha 21 anni. Ha studiato svedese e inglese a scuola. Né il suo lavoro né la facoltà lo hanno mai portato ad approfondire il suo inglese. Anche il suo è migliore del mio.
Ma non mi vergogno di questo, non finché continuo a fare del mio meglio.

Finlandia: In qualche modo la mia terza patria. Un posto dimenticato da tutti, di gente strana, tranquilla e ingenua. Un posto freddo in maniera assurda, eppure considerato una buona terra dai nativi. Un paese abitato da persone che non sono neppure di razza indeuropea. Il posto dove andrò questo natale...




Ora, poiché mio fratello si è dato immensamente da fare, devo fare quello che pensavo di fare da un pezzo: scrivere in inglese.
Non l'ho mai fatto prima perché pensavo suonasse incredibilmente snob parlare in un'altra lingua, ma vorrei finalmente fare qualcosa per abbattere la nuova babele. Suvvia ragazzi miei, lo so che tanto lo capite l'inglese!


So, my brother said many great things.
I can't really speak about Irish way of living, because I will never understand them, but I can try. Ok, Dubliners are much like everybody else. They speak in a much american way, eat McDonalds' shit and everything else. But what about other people?
Take Wexford. It's the main city of the county Wexford and still they are only 9.000 people. No stranger lives there. Even I am exotic for them. They think the pope is cool, they get amazed by everything that is big. They don't know what queue is (though, if they have to make a queue they are very precise and never cheat), what stress is. They just live in their own world, playing hurling without being payed, ignoring almost everything about the rest of europe. They don't hate strangers, they don't hate almost anybody (except for british!).
Relax seems to be a feature of Irish people.
THe Garda (policemen) don't even have weapons. They walk in the streets at night like young couples, without fear or suspect.
Beer is expensive. VERY expensive. Cigarettes are as much expensive. Everybody complains about this.
There is a 50% of taxes on such goods, high taxes indeed. Money that go to the pocket of the country. But where do this money go?
Irish Government pay students' fees, museum are free... can we say the same about italy?
Maybe that is not a deep insight of Ireland, but for now it's all I have in mind. I'll do better with the time.

Hugin said "Our society is collapsing, because we are not strong, we are pampered, we indulge on ourself, everything is too easy."

Is he right?

When I see people running under the really soft irish rain, with umbrella, or when I see people taking taxis when they can walk, makes me think the same.
We are weak. Not in the body: we were never such strong beings. But in the mind. I look at other erasmus: rootless, frightened by a different language, by different food. Sticking together like hunted beasts . We are weak in the mind. We don't like to interfere in social life. How many times we just kept silent because "there is nothing we can do"?
We have no reactions. Rage remains inside ourself. And rage is dangerous.
We are afraid: we don't bet. Trust the other is betting. Love is betting. Suspect is fear. Prejudice is fear.
We are weak, self indulgent. We say "I'll drop smoking, maybe tomorrow". We say "I will talk to that prety girl, maybe after lesson".
Strong people are rare, and they usually are somehow eliminated or put in jail (Vikernes tells you something?).
We follow patterns, everyday. Even being mad in the weekend, taking a booze and driving wrong-way is something that we have somehow planned to do. I am somehow witness of this: how many times did you complain about your country, your hometown? How many times have tried to make it better? How many of you have changed life and moved to another country?
We are in Europe. We are European citizens. We can come and go, without any problems, but we keep on hating each other, criticizing germans because they have sausages for breakfast and the irish because they don't like wine.
What about 'us'?
Italians are scattered. I have never seen a group of italians in the campus. Never. We know each other, we poke each other reminding us how our nation is the best, and the others are just barbarians. But we never stay together and help each other. What I share with the other italians here? Food and that's all. Ok apart from Davide, but that is a particular case.
We don't like how things are going, we don't like our job, we don't like our wifes. That brings us to apathy. Apathy and boredom. And alcohol. Yes, because we italians drink more than Swedish and Norwgian and Icelandic!
I don't know what people is better. The Irish ask you "how's things" everytime, the Finnish ask "mita kuluu" only if they really want to know. Which is best I don't know.



This post doesn't make any sense... I will improve with the time.

Faithfully Munin

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