Sunday 21 October 2007

Non c'è nulla da fare, l'abilità fotografica di mio fratello fa sempre il suo effetto. Adesso è arrivato il mio momento di annoiarvi con un fiume di parole.

Parliamoci seriamente, la sfiga mi sta tormentando da quando sono qua. Oggi mi è anche tornato il mal di gola... ma riuscirò mai a guarire?
Il clima non è così freddo, non piove quasi mai... eppure continuo a stare male.
Sotto la mia finestra un corvo cerca di aprire una sacchetta... spettacolo divertente!
Questi giorni Henna è stata raggiunta dai suoi amici finlandesi. CHe dire, oltre a scoprire un sacco di parolacce nel loro idioma sto anche scoprendo loro. Mi dicono che rubare una bicicletta è una cosa gravissima! Si, come in italia che abbiamo le mani di velluto...
Nonostante quelli che sono qua sono molto più espansivi dei loro compatrioti in genere (o così dicono) devo ammettere che sono anche molto educati. Non parlano mai suomen kieli tra di loro prima di aver detto "Sorry, I'm going to explain her in finnish". Proprio come gli spagnoli, che l'inglese neanche lo sanno per sbaglio.
Forse sembra una cavolata, ma qua la lingua diventa fondamentale.

Essere in Erasmus ti fa capire quanto fondamentale sia la lingua che parli. Non tanto l'inglese, che conosco, che tutti conoscono, che sto imparando, che permette a questi bastardi anglofoni di parlare con disinvoltura e rende invece grotteschi i discorsi di chi non lo conoscono bene. Lo humor cambia, il volume della voce è diverso. Ridere è più complicato. Parlare è complicato. Andare a una festa di spagnoli da solo diventa un suicidio perché significa essere trascurato. Se non conosci una lingua non puoi entrare in un ambiente a meno che l'ambiente non accolga te.

In questa babele di italiani, finlandesi, svedesi, irlandesi e tedeschi per non menzionare tutti gli altri, la lingua che usi è importante per determinare la tua simpatia, la tua gentilezza, e l'abilità che hai nel parlarla condiziona in gran parte il tuo valore nei rapporti internazionali. Balbetta l'inglese e nessuno ti vorrà. Se sei americano ti vengono in cerca. Non è questione di razzismo e spesso non invidio i madrelingua: poter parlare italiano con Davide e Matteo in un ambiente pieno di stranieri che non ti capiscono diventa non solo divertente ma terribilmente utile.

Vogliamo parlare dello humor? Seriamente, quando usciamo con gli amici il 70% almeno della conversazione sono battute, scherzi, humor di vario genere e stronzate in quantità. Come puoi tradurre tutto ciò a qualcuno che non parla la tua lingua?


L'università mi tiene impegnatissimo con questi saggi e sto quasi diventando scemo. Ma come fanno gli irlandesi a non studiare mai?


Munnin

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