Che splendida sensazione.
Esco da lavoro, sono le 18. L'aria è tersa e rimpiango di non avere con me la reflex.
Salgo sul marciapiede e inalo l'essenza di rose, ancora fresche e vive.
In aria una mongolfiera scruta la distesa verde e arancio e cemento del posto dove oggi vivo.
Passeggio ed è fresco, la radio passa un inedito Hendrix e mentre attendo l'autobus mi chiedo se è qui che devo fermarmi...
Le case tipiche e i boschi autunnali mi riempono di serenità.
Torno a casa per le vie grigie e brutte e non mi sento a disagio.
Forse la città non è così terribile?
Ancora è autunno, il freddo non mi assale.
La torre onnipresente e soverchiante del Münster non mi osserva oggi con fare maligno.
Un altro giorno è passato e la vita si compie.
Odin Vili Ve
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