Friday 22 February 2008

Abrodians

How weird is being abroad.
You look down when you walk and you know every inch of the path, at least that's what I do when I go to newman building in the morning.
And then you realize that it's soooo many miles from home. Like... thousands!
But you are at home in a way. You say "I go back home" after lesson.
Then a sudden pale fear assaults you when thinking you're far away from home. Then a rational warmth comes to your vein. "I'm in Ireland - I think - I'm home as never before".
Dirty walls are clean and hills are mountains when I think I'm in Ireland. Colours are brighter and the rain... well it's just nice.
I am abroad and in being a foreigner everything takes a special flavour. The flavour that a valley has when seen from the top of the mountain.

Now I want to speak about two questions and two answers.

1 -"Where are you from?"
"I've been born in Lyon"
2- "What's your name?"
"I'm A*****, from Germany"

Where are we from?
For the first person it was a matter of where are you born. For the second one, being german is as much important as the first name. Indeed we are all born and mostly raised in a place. That's were we are born. But then we can move and be something more.
I've been born in Osimo. I lived in Osimo up for 19 years. For 19 years I had no foreign friends, I've never been abroad for more than 10 days.
Today, I can't deny to be born in Osimo. But if somebody calls me "osimano" it upsets me.
For Italian spoke my parents to me and indeed I know how to cook spaghetti, but today there's more in me.
It's in a united europe I live and today I'm even a bit Irish.

So to speak... another intelligent answer to the request "can we speak english?"

"I'm italian and I speak Italian".

Munin wishes you a good european and brotherous weekend, wherever you're from.

Thursday 21 February 2008

Spreading the News

Who can tell me (without checking on wikipedia) who wrote the play in the title of this post wins incredible prizes!!!

My experimentation in cheap cooking go further. Tonight I had plain rice with curry, soy sauce, and the misterious "Sauce" that was in the fridge.
The product was satisfying, especially because the quantity was considerable. Rice is so useful!

L'altro ieri c'è stata la festa di compleanno di Trevor. Tutti conoscono Trevor: lo dimostra l'orgia di persone che erano dentro il suo appartamento. Il tema era “California” e lui, per dare il buon esempio, indossava solo il costume da bagno. Forse in California si gira nudi.

E' stata una festa enorme e magnifica. Di solito la gente sta per cazzi suoi, ma ieri, dovuto anche alla mancanza di spazio vitale, c'era abbastanza interazione. Una festa allegra, ubriaca (mai come quella volta dalle svedesi... c'era gente a cui ruotavano le pupille!) e molto amorosa, tanto che a un certo punto mi sono guardato intorno e tutti stavano parlando con una persona del sesso opposto.

Si anche Christian Kramer!!!

A quel punto succede il misfatto, cioè che io non avevo tasche, per cui ho lasciato le chiavi di casa a Henna. La quale ad un certo punto è scomparsa.

Ora, immaginatevi un povero matto con addosso la calzamaglia di superman e una maglietta dei Led Zeppelin, nel freddo inverno Irlandese a cercare la propria ragazza e soprattutto la propria casa!

Viktoria mi ha prestato il cellulare, ma Henna non rispondeva. Allora le sono andato a bussare direttamente in casa. La porta era aperta ma non c'era nessuno dentro.

In quel momento le cose buttano in merda e comincio a vedermela brutta! Tremendi sospetti mi assaltano, mentre la festa si sfoltisce, la gente se ne va a casa e io, per la miseria, una casa non ce 'ho più! A quel punto ho ben pensato di andare a dormire a casa di Henna, se la porta era ancora aperta (come l'avevo lasciata).

La porta è aperta e indovinate chi vi incontro? Si, Henna che esce dal bagno dopo una seduta di sbotto. Le porgo un bicchiere d'acqua e una pentola: la festa è finita, in bene.

Sorry for not translating... it's about Trevor's Party.

It was his birthday, so he made a house party, theme California. That's why everybody was almost naked. People were quite drunk, even though not drunk hammered wasted, irish style. I still remember the guy at the swedish party whose pupils were going up and down separately...

It was sooooo crowded, all UCD was there and at some point we were at least 50 people in the small flat!
Then something bad happened to my keys, but maybe I'll tell this later...
It was a loving party: at some point everybody was talking with somebody of the opposite sex... even Christian!!!

SO, Trevor, can you have two birthdays a year?

Wednesday 20 February 2008

Peanut butter

Well, I written the post but everything fucking crashed and now i must write it again.
Perkele saatana.

Fartmates

- Perché l'altro giorno Juan, entrando in cucina e vedendomi, si è sporto dalla finestra ed ha fatto un gesto di diniego ad un misterioso individuo al di fuori della casa? pensa che so cretino? E soprattutto, chi è questo oscuro personaggio così segreto che non posso vederlo?

- Siamo tutti contenti che Clement scopa con una francese, ma perché deve lasciare la scatola di preservativi (quelli gratis che passava l'antiAIDS in centro mesi fa) sul tavolo della cucina?

Try banas+peanut butter. It's cool

Thursday 14 February 2008

la crescita

Ragazzi...
vi scrivo un po' perché di lavorare in questo momento non ne posso più...
Per carità, un po' di battute con il capoccia italiano, qualche battuta con gli altri, finalmente in questa settimana vengono pubblicate informazioni sul mercato sul quale in questi mesi ho lavorato... Ma questo lavoro in particolare in questo posto non mi piace.
Qualche sera fa ho assistito ad un bellissimo concerto e mi sono reso conto che la mia strada non può separarsi dalla musica. Deve procedere in parallelo ad essa. Quanto mi aiuta la musica, quanto ne ho bisogno, quanto mi riempie lo spirito. E tutta la conoscenza che ho accumulato negli anni? No, non posso dimenticarmi da dove vengo.
Ormai, per fortuna, di lavoro ne rimane davvero poco e nel futuro si prospetta una visita in Irlanda da Dani, e poi studio (matto e disperato...?) il ricongiungimento con le colline marchigiane e visite periodiche nella frazione bucolica di Donaurieden, dove dimora la persona che ha dato un senso a questi ultimi mesi e che ha determinato grossi cambiamenti e una crescita necessaria nella mia personalità. Sembra piuttosto drammatico detto così: è il mio amore. Beh spesso l'amore suona drammatico e ridicolo allo stesso tempo, maestoso e inurbano insieme.

Sto avendo un quadro un po' schematico, ma se non altro chiaro della mia esperienza.
Dopo la preparazione iniziale, a casa, sono arrivato qui guardingo e allo stesso tempo favorevole a questa nuova realtà. Ho incontrato nuove persone, stretto amicizie e iniziato la nuova vita. Ero ancora uno da fuori a ottobre. A novembre è nato il lupo solitario: passato ottobre ospite di Fabiano mi sono spostato nella mia stanza e per tutto il mese non sono riuscito a incontrare praticamente nessuno. Mi sono rifugiato in me stesso e applicato sul lavoro.
E' stato bello, la mia casina era confortevole e stavo bene. Ero sereno e vivevo come un lupo solitario, eccezion fatta per il contatto con amici e parenti su internet. Mentre camminavo ero tranquillo perché circondato dalle persone ma non legato a nessuno.
Mi chiedo che sarebbe successo se avessi passato tutti questi mesi così?
Sentivo la necessità di compagnia, di contatto fisico con qualcuno, come quando hai bisogno di prendere in mano una chitarra e suonare: ti manca qualcosa. Ma non era niente di preoccupante.
Dopo un mese con pochissimi contatti con gli altri italiani qui in Ulm, una domenica arriva un messaggio da una delle ragazze qui, Carola, che infreddolita stava passando la giornata a tenere una mostra aperta. Dovevo andare a pattinare quel giorno con altre ragazze dello stesso gruppo di amici più tardi. Carola però mi mette in contatto con Suzanne per pattinare. Le altre mi danno sola. Suzanne mi fa conoscere Kathrin. E la vita cambia radicalmente.
Era il 2 dicembre. Se novembre è stato il mese della calma e della ricerca di una solitaria pace interiore, dicembre è stato l'opposto: lo sconvolgimento, la rottura con la solitudine, con i miei orari confezionati, con i bus e con l'assessment: è il tempo della scoperta, della costruzione, del nuovo amore e del ritrovo con gli amici a Ulm che non vedevo da un mese.
E' anche il tempo delle vacanze e della famiglia.
Da capodanno invece inizia l'anno nuovo, sempre con lei, questa volta però non solo innamoratini, ma anche conviventi.
Da gennaio sono cresciuto molto.
Prima era solo dimostrare a me stesso che me la cavo, che so vivere da solo, che so lavorare e risparmiare.
Tutte cose in cui me la cavo già egregiamente, ed è per questo che il tempo è scorso facilmente.
Ma quando ci si scontra con la propria preparazione sul piano affettivo, sull'emotività, sulle scelte per il futuro e le proprie idee sulla vita adulta... allora cominciano i guai...
Questo anno nuovo è cominciato con felicità impensabile, ma anche con un sacco di sfide.
Maturare interiormente, tra amore, una convivenza molto stretta, e la consapevolezza del distacco, la necessità del ritorno, idee per il futuro, la necessità di far passare il tempo, la consapevolezza di non poter ottenere tutto subito, la capacità di lasciar passare il tempo, pensare al presente, non dimenticare il passato, non pianificare il futuro, ma facilitarlo.

Avrei tanto da scrivere, ma non ne ho il tempo.
Avrei molto da riflettere, ma non ne ho la possibilità.
Immagazzino lezione su lezione. Presto forse avrò il tempo di lavorarci su.

Intanto vivo. E per la prima volta sono felice di non avere piani e date.
Felice, non tanto per vivere qui, non tanto per tornare in Italia. Felice per essere.
So che non è per sempre. So che è dipendente da chi mi sta a fianco. So che è dipendente da me. So che è: mi basta.

A presto.

Wednesday 13 February 2008

Ancora altro

...Nel frattempo il Centra nel Campus si è ampliato. Questo significa che ha un po' più di merda già pronta per studenti e che il latte adesso costa di più: 1.99€. Continuo poi a dire che dovrebbe essere processato per frode poiché non scrivono mai i prezzi della merce.

Domenica sono andato a Malahide, con la International Student Society. Meeting al Trinity (strano luogo, lo ammetto!) e poi si va con il DART (o la DART?) direttamente alla suddetta città.
Orbene si parte. Appena scesi dalla stazione di Malahide, metà del gruppo si perde. O meglio, gli spagnoli si perdono. Vabbè, la furbizia è di quelle parti.
PErdiamo altri elementi nella strada (10 minuti) a piedi per arrivare al Castello della famiglia Talbot. E' attorniato da un enorme parco, molto carino visto con la splendente luce pomeridiana. In Irlanda, quando il sole esce dalle nuvole, si riflette sull'erba con uno strano effetto.
L'entrata del castello è 6,10€ per studenti. Io e Henna entriamo, gli altri si perdono nel negozio di souvenir.
Il castello spazia tra le varie epoche, dal primo stabilimento dei normanni nel 1070 e qualcosa fino al 1960 (più o meno) quando l'ultima erede ha venduto il castello e si è ritirata nella tenuta familiare di Haiti, o forse era le Hawaii, no magari la nuova guinea... insomma, non mi ricordo, leggetevi una guida. Cmq in un posto che con l'irlanda non c'entra una mazza.
Insomma, il castello è piccolo ma bello con gran mobilio e molti quadri. Special guest, un fantasma che tormenta occasionalmente gli abitanti.
Usciti dal castello, scopriamo che il gruppo si è dileguato senza di noi. Eccoci alle solite....
Abbastanza pissed of ci dirigiamo verso la costa, o Porto, se così si può chiamare.
Riacchiappiamo il gruppo, che ormai gruppo non è visto che si sono persi tutti e saremo si e no 8-9 persone.
Stanno tutti a Starbucks. Il clima gelido mi fa sorvolare i prezzi da rapina e così prendo la bevanda più economica: cioccolata calda standard, taglia piccola. Da notare che la taglia piccola si chiama "tall", quella media "grande" e quella grande "venti", non si sa perché.
Insomma mi bevo la suddetta bevanda. Il gruppo ci abbandona ancora, tornano a Dublino.
Ma l'ultima corsa del DART è in tarda serata, per cui io e Henna restiamo. Dobbiamo ancora vedere la costa!
Questa non è che un litorale melmoso abitato da un paio di gabbiani e barche, in fronte al quale sta una piccola isoletta erbosa completamente disabitata, che non dista più di 30 metri dalla riva.
Prato inglese e pietre rotte, direbbe qualcuno. Ma quanto sono belle entrambe!
Alla luce serale, la spiaggia è grigia come il mare, e l'isolotto di fronte sembra bagnato, come un pulcino uscito dal guscio. Un lieve vento gelido contorna l'atmosfera. Sono in Irlanda.

Il verbo essere indica staticità. Quando si è in un posto, si giace in coordinate X-Y.
STARE è solo una posizione su un piano.
Ma allora perché, quando sono in Irlanda, sono felice?

Tornando a noi, sulla costa c'è il ristorante CRUZZO (TRUZZO per gli amici) e, meno chic, un altro ristorante italiano: CIAO.
Incontriamo una scolaresca italiana che si fa riconoscere per il grande stile (no comment) e degli altri italiani che, consultati i prezzi del ristorante CIAO, se ne vanno borbottando.
Vengo da una cultura cibaria. Se gli americani devono piantare la bandiera nei posti che visitano, io ci devo mangiare, per cui propongo alla mia compagnia di disavventure finlandese di cenare a Malahide.
Ottimo piano.
Dopo aver girato tutta la città, consultando i prezzi di ogni bettola, ci rendiamo conto che non si può avere neanche un primo a meno di 20€.
Disperati, prendiamo la DART per Dublino e ceniamo nel solito buffet a 10€.

Shopping

Caos e riassunti delle ultime settimane in ordine sparso poiché sono a lezione: intro to greek philosophy.
Shopping, due settimane fa. 20€ a testa da aldi, cibo che ci basta per quasi 2 settimane.
Vestiti da Pennys: scarpe, maglietta maniche lunge (cotone biologico) maglione, pantaloni, 5 paia di calzini, belt e mutante "going commando". Penserete che ho speso una fortuna. 46€
Come sia possibile non lo so, ma a quanto pare a Dublino ci sono 2 cose che costano poco: cellulari e vestiti.
Specialmente i boxer sono fondamentale dopo che un paio si è aperto come un cancello...
Sopravvivere a Dublino non è facile, da un punto di vista monetario, ma con qualche dritta si tira avanti. Specialmente quando un furbone da Kildare trova il modo di farti pagare 6 latte di Stonehouse quanto 6 di Druids... ma questa è un'altra storia che racconterò tra poco.

Monday 4 February 2008

ctrl+alt+del, life restarted!

Life is tough, no way.
Last week I lived the hell. Guys, I want to be clear. Now all is gone, because my parents lighted this corridor where I was dangling, in the dark, hurting my head against the walls, looking for an emergency door to open. When the light came again I was able back to see and walk straight. Today I'm here with the leather jacket my father dressed for years, with the scarf my mother made me with her hands, to remind me I'm not alone, to remind me I've roots that I cannot cancel. To remind me who I am, who gave me life, what give us life: that is, love.
I thought what would have been other two months like this without this wonderful creature, nearly alone in Ulm.
Even if sometimes makes me suffering because I know I have to go back to my house (yes, it's still my house) soon, is love that create life, and I am life. But to be life I have to love also myself, and that's why I can go on, because I can live also by my own, not binded to girls, family or objects or places. (Now I understand very well that 'a place is only a place, parting with friends is a sadness')
Love, is something a jedi knight cannot afford.
Now is all gone because my brother reminded me yoda's lessons: you mustn't bind to things, nor to people.
Also Ulm is Pantha Rei.
Probably also Osimo is Pantha Rei, but there things changes so slowly that you can't realize it.
Always remember: also mountains breathe, but so slowly that we don't realize it in our so short lifes.

So to close: Now life restarted!
There is lot more to say but no time for it, no time even to write down to myself...
I wish everyone a happy february, and wait to see all my friends soon!